La Giunta
Provinciale ha approvato stamani una delibera che consente il conferimento di
250 tonnellate al giorno di rifiuti prodotti quotidianamente in provincia di
Caserta presso lo Stir di Casalduni (Benevento). L’approvazione del
provvedimento è il risultato di un accordo tra la Provincia di Caserta e la
Provincia di Benevento, con il comune di obiettivo di assicurare una gestione
economicamente sostenibile dei rifiuti e di prevenire la prevedibile emergenza
derivante dalla imminente chiusura della discarica “Maruzzella” di San Tammaro.
Quest’ultimo sito, infatti, è destinato esclusivamente ad ospitare i rifiuti
attualmente stoccati presso le piazzole dei siti di “Ferrandelle” (che ricade
nel Comune di Santa Maria La Fossa) e di quelli adiacenti la discarica
“Maruzzella”.
L’invio di 250
tonnellate di rifiuti al giorno verso impianti extraprovinciali consentirà alla
Gisec, la società provinciale che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, di
trattare presso lo Stir di Santa Maria Capua Vetere la totalità del rifiuto
residuo, ovvero circa 550 tonnellate al giorno. Attraverso tale organizzazione,
sarà possibile ridurre il più possibile l’eventuale invio di rifiuti verso
l’estero, abbattendo notevolmente i costi e scongiurando blocchi del servizio
di raccolta.
Questo sistema
di gestione dei flussi dei rifiuti è da considerarsi un modello solido e
funzionale. Tuttavia, appare necessario che si verifichino due condizioni: i
Comuni della provincia di Caserta devono incrementare la raccolta differenziata
del materiale organico, il cui smaltimento è oneroso e difficoltoso; in secondo
luogo, la Regione Campania deve rispettare gli impegni assunti all’atto della
sottoscrizione dell’accordo del 4 gennaio 2011 per quel che concerne la
quantità dei rifiuti della provincia di Caserta che possono essere smaltiti
quotidianamente presso il termovalorizzatore di Acerra, ovvero 450 tonnellate
al giorno.
“La necessità
di separare i rifiuti biodegradabili da quelli secchi tramite la raccolta
differenziata – ha spiegato l’assessore provinciale all’Ambiente, Maria Laura Mastellone – costituisce un
obbligo in quanto tali rifiuti dovrebbero essere smaltiti in discarica a valle
di un’onerosa stabilizzazione (legge n. 36/2003). L’operazione di
biostabilizzazione è costosa, genera emissioni di odori sgradevoli e un rifiuto
residuale che può essere smaltito solo in discarica e, quindi, fuori provincia.
E’ allo studio della Provincia di Caserta un atto deliberativo che imporrà un
inasprimento della tariffa ai Comuni che porteranno allo Stir rifiuti con alta
frazione organica all’interno”.
“L’accordo con
la Provincia di Benevento – ha aggiunto il presidente della Provincia di
Caserta, Domenico Zinzi –
rappresenta la chiara volontà di questa Amministrazione di scongiurare
l’insorgenza di un’emergenza rifiuti sul nostro territorio. Va sottolineata la
perfetta sinergia che si è stabilita con la Provincia di Benevento, con la
quale si è sviluppata una collaborazione mirata ad ottenere una gestione dei
rifiuti corretta e virtuosa sotto il profilo economico ed organizzativo”.
Fonte: Comunicato stampa
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