Venerdi 7 giugno alle ore 18 la presentazione del libro di Raffaele
Sardo "COME NUVOLE NERE" alla Feltrinelli di Caserta.
Antonio Marino. Accadde di giovedì
Giovanni Pomponio. A quattro giorni dalla pensione
Pasquale Polverino. Viveva per la famiglia
Raffaele Iozzino. Di scorta ad Aldo Moro
Girolamo Tartaglione. Il piccolo Cicerone
Alfredo Paolella. L’utopia di un carcere più umano
Antonio Esposito. Nel nome del padre
Nicola Giacumbi. Credeva nello Stato
Pino Amato. Il politico che dialogava con i comunisti
Pasquale Russo. Quella mattina al mercato
Mena Morlando. La ragazza che ballava di domenica
Mariano Mellone e Francesca Moccia. Morti per caso
Luigi Carbone e Mario Cancello. Era solo per dovere
Ciriaco Di Roma. Alla ricerca dei neofascisti
Ciro Capobianco. Ventun'anni e un giorno
Andrea Mormile. Vendetta
Antonio De Rosa. Tutta colpa del giubbino
Ignazio De Florio. Una morte senza senso
Mario Diana. Quei 400 metri di polvere e di fango
Giancarlo Siani. Cronista libero
Vittorio Esposito. Poliziotto per la vita
Mario Ferrillo. E' passata una nuvola nera
Con l'autore ne parlano Antonio Diana, Suor Rita Giaretta, Mimma Noviello,
Enrico Tedesco. Modera: Umberto Marzuillo. La lettura dei testi a cura
dell'attore Antimo Navarra.
Dalla prefazione di Nando Dalla
Chiesa:
“Sono microstorie che parlano di esistenze innocenti,
povere o benestanti. Di cittadini per bene che chiedono solo di potere svolgere
serenamente il proprio lavoro. O di servitori dello Stato, che, magari in
solitudine, si fanno carico dei mali sociali pagando a volte il prezzo di
complicità indecenti. Il fatto è che alla fine la quantità delle microstorie
finisce per comporre un mosaico sconvolgente; che assume il respiro della storia
grande, di quella che si studia o si dovrebbe studiare a scuola. Così che vi si
trova la narrazione impietosa dei costumi civili, delle vittime indigenti
beffate cinicamente da un partito politico, del terrorista vigliacco che veste i
panni ministeriali per avvicinare e colpire i suoi bersagli, della famiglia a
cui l’autorità pubblica consiglia di non chiedere giustizia nei tribunali. O la
narrazione sociale di un sud che sforna illegalità a getto continuo ma rinsangua
pure senza fine le file di chi la legalità difende ogni giorno, pagando prezzi
altissimi. Dalle microstorie alla storia, dunque, se solo si vuole leggere
attraverso la trama dei singoli racconti. Bisogna essere grati alla Fondazione
Polis per avere concepito questo progetto, unito da un filo diretto alla memoria
di un giornalista coraggioso ormai diventato simbolo per le nuove generazioni,
Giancarlo Siani…”
La prefazione del volume è di Paolo Siani, fratello di
Giancarlo, il giornalista del “MATTINO”, ucciso il 23 settembre del
1985
“…Quello che proprio non sopporto oggi dopo tantissimi
anni, ventisette, è che Giancarlo, mio fratello, venga dimenticato, che possa
diventare solo un nome, uno dei tanti. E con Giancarlo le oltre 300 vittime
innocenti della criminalità in Campania. (…) È un libro che riapre ferite, pieno
di dolore e sofferenza, e il bravo Raffaele Sardo ha saputo raccogliere con
discrezione e fedeltà le storie che noi tutti gli abbiamo raccontato. Mai avrei
immaginato, quando Raffaele venne da me con il suo registratore per ascoltare la
vita di Giancarlo dalla mia voce, che dopo pochi minuti il mio viso iniziasse a
rigarsi di lacrime, che le mie parole si interrompessero, che il pianto
diventasse irrefrenabile. Eppure in passato avevo parlato spesso di Giancarlo,
avevo raccontato la sua vicenda a migliaia di ragazzi; ma quella sera le domande
di Sardo hanno fatto riaffiorare un dolore che sta lì, e basta poco per
riportarlo a galla. E so bene che è stato lo stesso per tutti gli altri
racconti, per tutti gli altri familiari (…)”.
I
PROTAGONISTI DELLE STORIE
Antonio Marino. Accadde di giovedì
Giovanni Pomponio. A quattro giorni dalla pensione
Pasquale Polverino. Viveva per la famiglia
Raffaele Iozzino. Di scorta ad Aldo Moro
Girolamo Tartaglione. Il piccolo Cicerone
Alfredo Paolella. L’utopia di un carcere più umano
Antonio Esposito. Nel nome del padre
Nicola Giacumbi. Credeva nello Stato
Pino Amato. Il politico che dialogava con i comunisti
Pasquale Russo. Quella mattina al mercato
Mena Morlando. La ragazza che ballava di domenica
Mariano Mellone e Francesca Moccia. Morti per caso
Luigi Carbone e Mario Cancello. Era solo per dovere
Ciriaco Di Roma. Alla ricerca dei neofascisti
Ciro Capobianco. Ventun'anni e un giorno
Andrea Mormile. Vendetta
Antonio De Rosa. Tutta colpa del giubbino
Ignazio De Florio. Una morte senza senso
Mario Diana. Quei 400 metri di polvere e di fango
Giancarlo Siani. Cronista libero
Vittorio Esposito. Poliziotto per la vita
Mario Ferrillo. E' passata una nuvola nera
Fonte: comunicato stampa
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