"Innanzitutto
voglio esprimere tutta la mia solidarietà e far sentire la mia vicinanza ai lavoratori della Indesit
che stanno vivendo un momento drammatico e
che, dall'oggi al domani, si sono ritrovati senza speranze certe per il loro futuro occupazionale e salariale.
E poi mi preme sottolineare che, nei prossimi
giorni, mi farò interprete di iniziative istituzionali in sede di Commissione Attività Produttive, della
quale sono vice presidente. Inoltre, solleciterò ulteriormente l'assessore
competente, affinché faccia seguire i fatti alle parole, scongiurando così l'ennesimo
schiaffo alla già martoriata
provincia di Caserta". Angelo Consoli, vice presidente della Commissione Attività Produttive del
Consiglio Regionale della Campania non nasconde
il proprio stupore, ma anche la propria amarezza, di fronte all'annuncio fatto, non più tardi di
48 ore fa, dal gruppo Merloni. L'obiettivo del
colosso industriale, così come comunicato ai sindacati, è quello di: chiudere, in tempi brevi, gli impianti
di Melano di Fabriano, la casa madre, e di
Teverola; spostare le produzioni italiane, ritenute "non più
sostenibili", in Turchia ed
in Polonia; tagliare complessivamente 1.425 addetti in Italia, 540 dei quali impiegati nel solo stabilimento
dell'agro aversano. "L'annuncio della
Merloni, limitatamente all'impianto di Teverola, - sottolinea l'onorevole Angelo Consoli - rappresenta un
ulteriore colpo mortale ed irrimediabile alla grave
crisi occupazionale che attanaglia la provincia di Caserta". In totale tra Teverola, che si avvia verso la
chiusura, e lo stabilimento gemello di Carinaro,
che, salvo ulteriori sorprese, dovrebbe rimanere operativo, ci sono 940 dipendenti. "Nella sola
provincia di Caserta, viene tagliato, - calcola il vice presidente della Commissione
Attività Produttive del Consiglio Regionale - all'incirca
il 60% delle maestranze. Ritengo che si debbano mettere in campo tutte le iniziative politiche
possibili per scongiurare tale evenienza in un territorio, qual è quello casertano,
che già fa registrare criticità sul piano dell'occupazione
gravissime e che ci consegnano numeri di una drammaticità impressionante". Da qui la
necessità, secondo l'onorevole Consoli, di fare presto "per tutelare - conclude -
i comparti produttivi esistenti ed i relativi livelli
occupazionali".
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