Il prossimo primo giugno evento d’arte
contemporanea alla Reggia, l’annuncio del
Direttore Felicori intervenuto all’Assemblea del Coasca.
Fatti, non parole per il rinascimento della Reggia e del territorio
targato Felicori.
Il Rinascimento della Reggia di
Caserta e delle proprietà che rientrano nel monumento vanvitelliano è l’ambizioso
obiettivo del Direttore Mauro Felicori
che, dal suo insediamento, poco più di cinque mesi fa, si è rimboccato le
maniche e sta facendo di tutto per realizzarlo, ricevendo anche lamentele da una
parte del mondo sindacale per il “troppo lavoro”. Tantissimi gli apprezzamenti
per quanto sta facendo il manager bolognese, ai quali si associa anche il Coordinamento
delle Associazioni Casertane che si schiera dalla sua parte e contro gli
“scansafatiche”.
L’accusa sindacale arriva a pochi
giorni dal secondo incontro del Co.As.Ca con Mauro Felicori che, il I
marzo scorso nella sede dell’Hotel dei Cavalieri, ha aggiornato i membri del Direttivo
e numerosissimi rappresentanti delle associazioni casertane intervenuti sul programma
di valorizzazione del massimo monumento vanvitelliano targato Felicori. Il presidente
Marcello Natale ha aperto i lavori dell’Assemblea
chiarendo che il Co.As.Ca non è un’associazione, ma un insieme di associazioni,
che si occupano dei più svariati settori, che ha molto a cuore il complesso
vanvitelliano, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco diciannove anni fa.
Il Direttore Mauro Felicori, che tra l’altro si è molto ben
ambientato in città, ha parlato in
modo chiaro e schietto ai tanti presenti in sala senza nascondere i numerosi
problemi che ancora attanagliano il monumento. Ha innanzitutto chiarito che la
sua competenza riguarda la Reggia, intesa come Appartamenti, l’annesso Parco ed
il Giardino Inglese; l’Oasi di San Silvestro (alla cui cura si dedica il Wwf
solo perché è stato trascurato dai responsabili della Reggia) e l’Acquedotto
Carolino. Tutto ciò, a detta del manager bolognese, comporta una grande
responsabilità non tanto e non solo verso i territori su cui ricadono i suddetti
monumenti, ma verso l’Unesco e il mondo intero. “Abbiamo dei doveri enormi verso l’umanità – ha affermato Felicori - dobbiamo
proteggere e salvaguardare un’area, patrimonio dell’Unesco, che è molto ampia e
copre 45 chilometri. É compito della Soprintendenza, dei Comuni, degli Enti e
di tutte le associazioni contribuire a tutelare il paesaggio e gestire i vari
percorsi”. Secondo il direttore, che sta girando in lungo e in largo il
territorio visitando luoghi e monumenti e conoscendo le eccellenze di Terra di
Lavoro, comprese quelle enogastronomiche, l’area meno protetta è l’Acquedotto Carolino
ed è su quella che ora stanno lavorando e in ciò sta dando una mano, tra le
altre, l’Associazione Cai.
Felicori si è quindi soffermato sui
problemi veri che affliggono la Reggia: “Il
più insidioso – ha ammesso - è la
manutenzione ordinaria che allo stato attuale risulta molto deficitaria. Pulire
i bagni non è difficile, come anche passare l’aspirapolvere o la lucidatrice
sui pavimenti degli appartamenti storici che sono sporchi, ma, nota dolente, il
sistema delle pulizie è in appalto e servono più soldi: sicuramente ci saranno
nuovi appalti le cui condizioni saranno valutate da me!”
Di gran lunga migliore, fa sapere il
Direttore, è invece la manutenzione straordinaria per la quale c’è un forte
impegno del Governo che ha promesso che i finanziamenti non finiranno: appena
si concluderà il cantiere attuale se ne aprirà un altro. “Stiamo lavorando anche sull’animazione del Museo – ha poi
sottolineato - è bellissimo, ma congelato:
stiamo pensando alla musica, a visite
guidate, ad un museo formato famiglia”. Per far vivere il museo ha anche
individuato tra il suo personale una sorta di “assessore alla cultura” della
Reggia nella persona di Vincenzo Mazzarella che sta coordinando le varie
attività. Altra questione importante è l’accessibilità (ha già incontrato i responsabili
dei trasporti pubblici) e la promozione: su entrambi gli aspetti il Governatore
De Luca ha assunto impegni precisi promettendo fondi specifici. “La città deve contare di più in Campania – ha
chiosato il manager - perciò dobbiamo
poter contare su tutte le sue potenzialità: la recente visita del presidente
del Governo Matteo Renzi alla Reggia ha permesso alla stessa Reggia ed alla
nostra Caserta di stare in tutti i tg. Un’ottima pubblicità per noi.
Sicuramente qualcuno starà pensando di venire qui. La mostra Terrae Motus è di
importanza mondiale ed è stata accolta benissimo ed il prossimo I giugno ci
sarà un evento nazionale di Arte Contemporanea alla Reggia che richiamerà tanti
turisti”. È seguito poi il momento delle domande da parte dei presenti. Giuseppe Serra (Auser), facendo
riferimento alla collaborazione nella vigilanza fornita dall’Auser a musei e
monumenti in altre regioni d’Italia, ha chiesto se la si possa attuare anche nella
Reggia. Il Direttore non ha escluso che, quando il bilancio lo permetterà (da
quest’anno la Reggia è autonoma e dovrà fare il bilancio) potrà aggiungere servizi
e far ricorso a impegni di volontari per la vigilanza. “Abbiamo bisogno di dare una seconda ragione ai turisti per venire a
Caserta – ha aggiunto - gli altri beni
culturali presenti sul territorio possono fare da traino, insieme al settore
agroalimentare ed alle tante eccellenze: Caserta è la capitale della mozzarella
e penso ad un festival della mozzarella, come a Monaco di Baviera c’è il
festival della birra; ed alle montagne del Matese, area tranquilla e
incontaminata, che mi auguro possa presto diventare Parco Nazionale”. Lucia Schiavone (Unitre) ha chiesto di
separare il biglietto cumulativo (Felicori ha spiegato che non è possibile per
motivi economici: la Reggia ci rimetterebbe troppo perché è più appetibile il
parco rispetto agli appartamenti) e di organizzare eventi, concerti o spettacoli
soprattutto d’estate (anche il Direttore sarebbe ben lieto di organizzarli, ma
uno spettacolo dal vivo sarebbe molto oneroso: alla Reggia non arriverebbero
mai i fondi pubblici destinati proprio agli spettacoli). Il consigliere del Co.As.Ca Enzo Battarra (Lilt) si è detto grato a
Felicori perché è la prima volta che il “padrone” della Reggia incontra la
città e le sue associazioni: ammette infatti che Caserta si è riavvicinata alla
“sua Reggia” grazie ad un bolognese che dice costantemente la “nostra” città. “Come Coasca non sappiamo reperire fondi
– ha affermato – ci auguriamo che
Felicori lo sappia fare; noi però abbiamo capitale umano da offrire, tante
professionalità che possono mettersi a disposizione, non in maniera
sostitutiva, per organizzare eventi, progettare o anche semplicemente per
aiutare a risolvere problemi che potrebbero sorgere in città. Penso ad un protocollo
di intesa tra Reggia e Co.As.Ca a costo zero”. Felicori si è detto totalmente
d’accordo sulla collaborazione da parte del Coordinamento che potrebbe aiutare l’Associazione
Amici della Reggia che sta già collaborando.
Vincenzo Rossi,
rappresentante giovanile della Società Dante Alighieri, constatando la presenza
della Reggia sui social network per la sua promozione, ha chiesto delucidazioni
sulle prospettive future per incrementare le visite di stranieri e soprattutto
di giovani che sembrano non siano proprio attratti dai beni culturali. Felicori
ha confermato l’importanza dei social network come facebook, strumento
formidabile perché permette una pubblicità gratuita: “In quattro mesi sono diventate più 110mila le persone che seguono cosa
accade alla reggia ed è anche grazie a questa forma di pubblicità che stiamo
crescendo”. Il consigliere Carlo Iacone (Consumatori, Fisar, Fand)
è tornato, come fa spesso durante questi incontri istituzionali, sulla
possibilità di creare sinergie con le Associazioni, anche con gli Amici della
Reggia, e con tutti i 104 comuni di Terra di Lavoro. “Basta chiacchiere – ha chiosato - ci sono tante carenze croniche nel Sud e non ci sono soldi, ma la
Reggia deve continuare ad essere un polo di attrazione. Ben venga allora che le
associazioni organizzino eventi all’interno del Monumento vanvitelliano”.
Iacone, tra l’altro consigliere nazionale della Fisar, intende veicolare la
reggia attraverso un’intervista che sarà fatta a breve al Direttore per la
rivista nazionale della Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori e
pensa ad un congresso della Fisar, rappresentata a Caserta da Mariano Panza,
proprio alla Reggia; e a un impegno del Rotary Club Capua Antica e Nova per
l’Acquedotto Carolino. Felicori si è
detto d’accordo con l’aiuto offerto per “rianimare” l’Acquedotto Carolino per
il quale ha già in mente una festa a Valle di Maddaloni con fondi regionali e
con l’illuminazione degli Archi che sarà sicuramente uno spettacolo meraviglioso
insieme alle tante eccellenze dell’enogastronomia: le mele annurche e il vino
di Terra di lavoro (che ammette Felicori è del tutto ignoto al nord, mentre si
conosce solo quello di Avellino). Giovanna
Sorrentino (Girasole) ha invece suggerito di creare un museo temporaneo di
lavori di giovani italiani o stranieri. Felicori, pur ammettendo che manca
un’aula didattica, ha anticipato che a breve partirà un concorso rivolto agli
studenti che partirà dai versi scritti da Eugenio Montale sulla Reggia. Secondo
Giovanni Falcone (Anafim), che per
lavoro è vissuto molto nella Reggia, nel tanto spazio che ha lasciato
l’Aeronautica ci sono anche diverse aule didattiche. Felicori ha aggiunto che
dell’area liberata dall’Aeronautica una parte sarà usata per esposizioni
provvisorie ed un’altra per mostre permanenti, come Terrae Motus, che
“viaggerà” come testimonial di Caserta e andrà in Giappone, e che, in sede,
avrà un allestimento povero che permetterà di vedere tutte le opere insieme. Alcune
sale saranno anche dedicate a eventi, congressi, cene di gala e balli di corte.
Falcone ha inoltre suggerito di poter aprire la Reggia a due o tre
rappresentazioni della stagione teatrale del San Carlo di Napoli. “Possibilità realizzabile, finanziamenti
permettendo”. Questa la risposta di Felicori. Ida Roccasalva (Fidapa) è ritornata sui disagi della linea
ferroviaria Napoli–Caserta, sui treni sporchi e sulle conseguenti difficoltà dei
turisti. Secondo Felicori, più che la linea Napoli-Caserta, bisogna
incrementare i treni provenienti da Roma: non bisogna far passare i turisti da
Napoli, ma farli fermare a Caserta, provenienti da Roma. “L’Alta Velocità Roma-Caserta guadagna molto, però non si capisce come
mai non ci siano più treni: un obiettivo notevole – questa la sfida
lanciata da Felicori - sarebbe anche un’eventuale
concorrenza con Italo”. Mario Cozzolino
(Comitato protribunale) ha chiesto
invece un intervento del direttore anche per il Macrico di Caserta,
affinché possa essere inserito nel percorso
della Reggia. Felicori ha fatto capire molto chiaramente che non si occuperà
affatto di Macrico, il suo ruolo nella città è legato solo alla Reggia e ai
suoi interessi e non vuole invadere altri campi. Bruno Cerbone (Cittadinanza attiva) si è soffermato sul problema
parcheggi, in particolare sul parcheggio sotterraneo accanto alla stazione, che
sarebbe evitato dai turisti per paura. Per il manager la questione deve essere
risolta dal comune di Caserta. Infine, l’ospite Pasquale Iorio, portavoce del Terzo Settore, ha chiesto di
costruire insieme al Coasca, del quale non fa parte l’Associazione da lui
rappresentata, un programma di proposte ed iniziative condivise per il bene
della Reggia.
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