Incontro stamani
in Provincia tra il presidente dell’Ente, Domenico
Zinzi, e il presidente del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro (CITL), Pasquale Di Biasio. Il Presidente Zinzi
si è impegnato a convocare un tavolo tecnico al quale dovranno partecipare la
Regione Campania, la Provincia di Caserta, Acqua Campania e il CITL. Nel corso
di questo vertice si discuterà delle problematiche afferenti al ciclo integrato
delle acque in provincia di Caserta e del contenzioso esistente tra il CITL e
la Regione Campania.
Il tavolo,
così come già stabilito durante l’ultima assemblea del Consorzio, avrà anche la
funzione di analizzare le prospettive future della gestione del ciclo integrato
delle acque in provincia di Caserta.
“La Provincia
di Caserta – ha spiegato Zinzi – sta
affrontando la questione del ciclo integrato delle acque in maniera seria
perché considera strategico questo argomento per l’intero territorio. Gli
interventi che stiamo attuando vanno nella direzione di rendere il servizio
idrico più efficace ed economico per i cittadini. Inoltre – ha aggiunto il
presidente della Provincia – puntiamo a consentire alla provincia di divenire
autonoma ed indipendente nelle scelte e nella gestione del servizio”.
“Sono
fermamente convinto, così come dichiarato nel corso dell’ultima assemblea
dell’Idrico, - ha affermato il presidente del CITL, Pasquale Di Biasio – che tutte le iniziative sul ciclo integrato
delle acque tese ad una provincializzazione della gestione del servizio sono
indispensabili per la soluzione del problema complessivo delle acque. E’ chiaro
che il CITL è parte integrante del ciclo e che quindi tali iniziative
porteranno giovamento anche alle attività dell’Idrico. Il tavolo tecnico – ha
proseguito Di Biasio – è una tappa fondamentale per risolvere i problemi
esistenti. Solo a seguito di decisioni condivise, infatti, riusciremo ad
effettuare interventi concreti, come, ad esempio, la riparazione della rete
idrica e l’abbassamento della tariffa dell’acqua per i cittadini. Vogliamo che
la provincia di Caserta sia autonoma nella gestione del ciclo integrato delle
acque. L’Ato5 va proprio in questa direzione. E’ chiaro che questo non è
l’obiettivo di Napoli, che si oppone con tutte le sue forze a questo tipo di
progetto”.
Fonte: comunicato stampa
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