“L’Ato5?
Funzionerà a costo zero. Così come prevede lo Statuto, infatti, i componenti
del Consiglio di Amministrazione di questo organismo non percepiranno nemmeno
un euro. Tutto ciò, contrariamente a quanto dice qualcuno poco informato, è
perfettamente in linea con quello che prescrivono i recenti provvedimenti del
Governo in materia di spending review. Non mi sembra che l’Ato2, nel quale
l’azionista di maggioranza è il Comune di Napoli, rispetti questi parametri di
contenimento dei costi”. A dichiararlo è stato il presidente della Provincia di
Caserta, Domenico Zinzi, che ha
voluto precisare alcuni aspetti del funzionamento dell’Ato5 (Ambito
territoriale ottimale).
“L’Ato5 - ha proseguito Zinzi – non solo non comporta spese aggiuntive a carico dei
cittadini ma è estremamente utile per l’intero territorio. Il ritardo di ben 5
anni nella sua costituzione, avvenuto a causa della colpevole assenza sulla
questione da parte delle Amministrazioni che mi hanno preceduto, ha provocato
notevoli danni, come, ad esempio, la mancata possibilità di avere a
disposizione fondi regionali necessari al ciclo integrato delle acque
(realizzazione delle reti fognarie, di collettori, di depuratori). Per riuscire
a fare tutto ciò, infatti, è fondamentale la presenza di un Ato che abbia tali
funzioni esclusivamente per i Comuni di Terra di Lavoro. L’accorpamento a
Napoli per tutti questi anni ha portato la provincia di Caserta a vivere una
condizione di marginalità. Un fatto, questo, che si verifica ogni volta che
Napoli riesce a mettere le mani sul territorio casertano”.
Il presidente
Zinzi ha sottolineato con riferimenti concreti la scarsa attenzione riservata
alla provincia di Caserta nel passato: “In questi ultimi anni gli interessi
della provincia di Caserta sul ciclo integrato delle acque, proprio a causa
della mancanza dell’Ato5, non sono stati per nulla tutelati. Basti pensare – ha
aggiunto Zinzi – ai grandi progetti
afferenti al Por Fesr 2007-2013 sul collettamento e sulla depurazione in Terra
di Lavoro che non partono. E’ evidente che la mancanza di interventi del
genere, assieme all’assenza di una seria ed organica attività di bonifica,
comporta effetti negativi sull’intero sistema ambientale della provincia di
Caserta. Conseguenze, queste, che incidono in maniera grave sullo sviluppo di
attività di tipo turistico ed economico in senso più generale”.
Fonte:comunicato stampa
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