giovedì 6 settembre 2012

UDC: L’On. Angelo Consoli non molla sulla questione della Darsena San Bartolomeo di Castel Volturno.


Di fronte allo stato di abbandono e di degrado in cui versa la darsena San Bartolomeo di Castel Volturno, ritengo – precisa il consigliere regionale dell’UDC on. Angelo Consoli – non sia più tollerabile il silenzio e l’apatia delle istituzioni a causa di uno scempio ambientale che non solo depaupera il territorio dal punto di vista ambientale, ma reca un danno economico rilevante alla popolazione del litorale domitiano, facendo venire meno un’attività produttiva primaria che da sola assicurava il reddito a centinaia di famiglie. Questo è il commento del consigliere Angelo Consoli di fronte alle notizie apparse recentemente sulla stampa che riferiscono della darsena, quale sversamento di rifiuti di ogni genere. A questo proposito -  continua l’on. Consoli  - ho inteso produrre un’ulteriore interrogazione al Presidente Caldoro e all’Assessore Vetrella  per conoscere i motivi dell’ulteriore rinvio dell’inizio dei lavori del porto turistico ed in subordine per conoscere il perché della mancata riattivazione della darsena San Bartolomeo, atteso che già nell’audizione da me promossa presso la terza commissione il 28 giugno scorso, era emersa l’urgenza e la necessità della ripresa delle attività connesse all’utilizzo della stessa darsena. Nella stessa data tutte le autorità compreso il Comune di Castel Volturno, venivano sollecitate ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per il ripristino delle attività connesse alla diportistica ed alla pesca. Allo stato attuale ed ad estate  oramai trascorsa, dall’inerzia si è passati al degrado. Sono certo che sia il Presidente della Giunta regionale che l’Assessore delle attività produttive si adopereranno per trovare la soluzione adeguata per assicurare a Castel Volturno il rilancio delle  attività economiche connesse ala problematica del porto turistico. In caso contrario – conclude Consoli – naturalmente si intraprenderanno tutte le azioni politiche necessarie per tenere accesa l’attenzione della pubblica opinione sulla questione, stimolando una partecipazione popolare più ampia e decisa per giungere ad una soluzione definitiva della problematica.

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